22.4.10

Gli slandesi sono un popolo superiore

Non c'è Ajeje Brazorf che tenga

Eyjafjallajökull.
Sarò anche bionda, ma da quando ho scoperto il nome del vulcano che sta intasando l'aria e l'Ansa degli ultimi giorni, non posso fare a meno di pensarci, di trovarmi distratta di quando in quando, intenta ad abbozzare qualche riflessione linguistica e filosofica, evidentemente da autogrill. 
Averlo scoperto (e aver "rubato" questa meravigliosa foto e questo straordinario punto di vista) mi fa apprezzare di più, per esempio, la serena paciosità della lingua italiana, e nel contempo ammettere una sconfitta a livello genetico, proprio, di fronte alla smaccata supremazia del nord. 
Mi dà l'occasione di irridere chi ha sempre sottovalutato la lingua islandese, pensando che Björk, tutto sommato, non sia così difficile da pronunciare, poiché ignora completamente il fatto che la bizzarra cantautrice, in realtà, si chiama anche Guðmundsdóttir. E parliamone.
Mi concede poi, per una volta, di giustificare il pressapochismo e il piuomenìsmo dei gionalisti italiani, categoria a cui mi sfregio di appartenere, nevvero. Per la precisione, infatti, Eyjafjallajökull è il nome del ghiacciaio. Il giacciaio è il contenitore, il vulcano è il contenuto. Come una matrioska (матрёшка). Bisogna infatti togliere jökull (ghiacciaio) e quel che resta sono più o meno un'isola e una montagna. Cioè, in soldoni, il vulcano. Anche intuitivo come metodo, volendo. Ma come biasimarli?
Insomma. Sono ammirata. Estasiata. Stupita.
Eyjafjallajökull è la second e pure la third life dell'alpinismo linguale. Sbaraglia qualsiasi paralipomeno della batracomiomachia.
Non c'è storia.
Islanda-Italia: un fantastilione a zero.
E non tirate in ballo la crisi economica, l'ex Paese dei Suv che ora deve fare i conti con i picchetti fuori dal parlamento di Reykjavík - nella regione di Höfuðborgarsvæðið, peraltro.
Non c'è proprio storia.
Certo, ho pensato anche. Magari, la pronuncia.
Magari è più amichevole dell'impatto visivo.
Allora, facile-facile, sono andata qui. E ho cliccato su ascolta.
Proprio non c'è storia.
I love Iceland.

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