7.5.10

che c'è

c'è che dopo una giornata così, cominciata meravigliosamente bene e subito dopo guastata da una telefonata persa e poi ripigliata per i capelli che era meglio non ripigliarla ma non si poteva 
c'è che dopo un pugno di parole buttate lì un po' così, con quella sciatteria tra il buzzurro e il noncurante, che non vogliono fare male però lo fanno 
c'è che dopo aver gettato nel cestino (della carta) un paio d'ore per fare fotocopie e aver capito che in fondo quello potrebbe essere un lavoro, il mio lavoro, senza pensieri, senza preoccupazioni - al di là, ovviamente, dell'annoso problema della pinzatura -, "che all'una io spengo le macchine e non mi prendo la responsabilità" 
c'è che dopo aver sentito la voce che mi fa tornare il sole dentro 
c'è che dopo aver aspettato un po' in silenzio e con le orecchie tese 
c'è che piove
c'è che alla fine la giornata passa 
c'è che arriva una telefonata che sostituisce con l'abituale confidenza la brutalità del mattino
c'è che pfiuuuu
c'è che corro su e giù 
c'è che finalmente arrivo nella casetta
c'è che, distrutta, accendo il pc in attesa del sorriso che voglio vedere sempre sorridere 
c'è che mi viene in mente, così, dal niente, questo titolo, questa canzone
c'è che però scelgo la musica classica 
c'è che la home di google mi ricorda che oggi è nato ciaikovski 
c'è che penso al lago, alla bella e al pas de deux
c'è che ripeto, semplicemente, "che c'è" 
c'è, insomma, che c'è 
e il sorriso che voglio veder sempre sorridere appare

3 commenti:

Anonimo ha detto...

serenità....
seneca

canzoni di viaggio ha detto...

e, ma prima com'ero rognosaaaa... dovevi vedermi! :)

Anonimo ha detto...

ma figurati. il piacere di vedersi poco de hi ho hù... quando una è tranquilla è tranquilla...
la LAZIO non và in serie B! evviva!
seneca