6.7.10

hvala hrvatska


possiamo anche metterla sul piano della "questioni di gusti". e allora dico che, sul piano della "questione di gusti", a me novigrad piace proprio da matti, a partire da chi me l'ha fatta scoprire. mi piace tutto questo azzurro di acqua, di aria, di occhi, tutto questo azzurro robusto, convinto, vaporizzato solo a sera da una pioggerellina mite che fa piacere anche se ti costringe a operare un crostaceo sotto una veranda anziché sotto il cielo aperto, ma che non ti scoperchia la vita tipo le tempeste galattiche che il fvg ha scelto come catastrofico intermezzo dell'estate. mi piace perché con questa foto faccio concorrenza a francesca e alle sue pause-caffè. mi piace il primo bagno della stagione e forse il primo dopo due anni. mi piace che si muore di caldo ma puoi rinfrescarti all'istante, perché l'acqua è trasparente ed è subito alta senza tanto cincischiare, ed è dappertutto, neanche il paese fosse un'isola. mi piace che solo per errore arriva qualcuno a disturbare, giusto perché vuole tuffarsi proprio da lì. mi piace che ci si abbronza con le cuffiette della musica e mi piace l'orecchio da cui sgusciano continuamente fuori. mi piacciono le scarpette da scoglio, rosa e blu, numero uno assoluto. mi piace l'assenza di codici e di cagnara, mi piace qualche barca lontana che non so riconoscere, una prua che taglia come un sarto il velluto del mare, la birra gigante che costa niente, jimmy-piccolo-cane che abbaia in gelateria con la voce da bambino. mi piace l'albergo nascosto diero i resti delle mura di un castello di sabbia. mi piace dire grazie e sentirmi rispondere "un piacere". mi piacciono le mani che s'intrecciano e sono ogni istante più scure. mi piacciono gli schizzi dell'onda anomala, il granchio-ragno, le conchiglie abbarbicate al cemento, la passerella anti-affondamento, i gabbiani chiacchieroni e spavaldi, sentir parlare inglese e tanto olandese. mi piacciono i doppi nomi delle vie e delle piazze. mi piace che c'è poca gente e ti lasciano in pace a goderti questo spettacolo che ha l'odore dei mussoli ma non di crema solare, che ha la forma di pietre bianche, stradine strette e un campanile, il ricordo di una storia acre e la serenità dell'oggi e del domani che voglio.

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