29.4.10

Attimi di Terroir

DeguStazioni uNgrofinniChe

Voto ai vini 
S. = 5.75
M. = 5.375
C. = 5.75

Media vini
5,625

Voto serata
10 +

Moleskine
In tre seduti davanti come in gita. Pensavo che il seggiolino fosse per me. Cercare notizia. Risposta pronta. Tutto il contrario di tutto. Collaborazione tri-partisan. Cazzeggio spinto. Viaggio molto breve. Molte strade sbagliate. Tutti i confini varcati. Molti più sms mandati. M. selvaggio. Paolo detto Andrea. Meni detto Moro. More dette bionde. Assessori e vips. Praga e Buri. Guarda che luna rossa. È l’Ikea. Chiedi direzione a hippie settantenne versione “chair district survivor”. Arrivo a destinazione. Sala immacolata. Troppi bicchieri sul tavolo. Tacchi a spillo. Panorama molto migliore. Ritardo&Attesa. Giornalisti&bloggersss. Ma un aperitivo, no? Presentazione vini. Glosse ugrofinniche. Coincidenze uNgrofinniche. Bollicine sa-pi-de. Passione e Talentum. Radenska a 13 gradi. Christian ’71 tutto sotto Sopron, di fondamentale terroir. Questo non è profumo. È odore. Questo vino puzza. Questo profuma ma sa di merda. Questo buono. Questo meglio. Questo tromba tantissimo. Le guarda il culo per il 20% per l’80 guarda il bicchiere. Distrazione che sale. Gradi che salano. Sale nel vino. Fame. Perdita progressiva della dignità, ma con dignità. Datemi il 2 a 0. Domande impertinenti. I soliti giornalisti polemici. Mormorii. Buuuu. Attimi di Terrano. Attimi di terroir. Terroir come se piovesse e invece ci sono le stelle. Cento e più denti divisi per tre, sorrisi e risate senza più pudore. Microfono. Bicchieri finiti, avanti con gli altri. Tavolo saccheggiato. Giù le mani. Loro pagano. Ancora domanda. Risposte sbagliate. Don’t kill him. Topogigio smiccia. Christian traduce. Ridondanze. Altre risate. Bicchieri svuotati. Generazione di fenomeni, generazione di terroir. È tutto lì. La “L” è portoghese. S. è wow. Gamba del tavolo. Passito-35 euro-bottiglia-e-me-cojoni. È sempre l’effetto terroir. Ma non entriamo su queste cose nazionalistiche, perché tutti i vini c’hanno il suo carattere. Otto. Otto vini. Niente cena. Cena dopo. Mini buffet. Finalmente. Aria aperta su villa di Troppo-Stroppienberg. E terrazzo mmmmmmmmmmmm. Brrrr. Mmmmm. E cicca tirata. Testa girante. Bagno. Bevo l’ultimo a arrivo. Io sono molto sensitivo. Spiriti. Alieni. Arteni. Qualsiasi cosa e Sassicaia. E quant’altro. Smettetela di limonare. Si va a casa. Con due di loro, un terroir e un terruar. Dieci più.

8 commenti:

marcopress ha detto...

ti/vi amo. vorrei essere stato uno dei tre

canzoni di viaggio ha detto...

anch'io, guarda. :)

Anonimo ha detto...

eccezzzzzzzionale!
poi il terruarrr che impazza

canzoni di viaggio ha detto...

anonimooooo (leggi: geronimooooo)!!! chissei?

Biancaneve ha detto...

Ti amo! (Sconcertata, all'apertura dei commenti, leggo che macrcopress mi ha rubato le parole. Solo che io non so che altro dire. Volevo proprio dire quello. E che sono morta dal ridere. Ma non sono morta. E allora tié: rubo anch'io.)
vorrei essere stata uno dei tre.
Ma anche quattro.

canzoni di viaggio ha detto...

ehi, bentornata bianca&bernie! che serata, eh? una votla ripetiamo quando sei friulana. ma riavere christian non sarà così facile... :)

Blancanieve ha detto...

More dette bionde!!

Esaltazione!
Ritmo e godimento!

canzoni di viaggio ha detto...

eh, lo sappiamo bene che non è solo una questione cromatica. è più complessamente emotiva... :)