28.5.10

taor delle caverne

a cave, alla fine, il lago non l'ho visto. c'è invece una galleria scavata nella pancia della montagna. c'è un percorso segnato dai binari, tutto umido e in penombra, di cinque minuti cinque. tipo che ogni secondo - secondoemezzo, il pensiero più felice è "speriamo che deragli". dopo i cinque minuti cinque di scampagnata nel tunnel, uno stanzone. un po' più illuminato. molto, molto gocciolante. molto, molto fangoso. molto, molto freddo. drammaticamente isolato. tipo che il pensiero più felice è "nella prossima vita, cioè fra poco, voglio essere una ruspa". 
fortuna che c'è la tecnologia. 
fortuna che c'è il telefono. 
metti che ti serva, chessò, comunicare con l'esterno. 
al limite, eh?


6 commenti:

canzoni di viaggio ha detto...

ehi, ma. che foto meravigliosa ho scattato? :)

Anonimo ha detto...

...e pensa quella di te col caschetto con la lucetta?
Homelette

canzoni di viaggio ha detto...

non me le manda, agnul. sto aspettando con una certa impazienza... :)

canzoni di viaggio ha detto...

ah, ovviamente. quell'ombra è un fantasmino del pac-man.

Biancaneve ha detto...

Dì la verità: che ti sentivi più a tuo agio a fare Taor delle Taverne...!

canzoni di viaggio ha detto...

Caor delle Taverne. (ok, scusa. vado) :)